Se è vero che i cosiddetti mercati (con la m rigorosamente minuscola) dettano legge alla geo-politica, allora è anche vero che certi indici di mercato rivelano questioni di geo-politica che non compaiono nelle dichiarazioni “politically correct” dei politicanti, fedelmente diffuse dai media e social mainstream.
Stando alle dichiarazioni dei politicanti e dei loro araldi, “ha stato Putin a far esplodere il gasdotto sottomarino”. Questa narrativa è stata strombazzata per tutto il globo, con parallela censura di chiunque opponesse obiezioni di puro buon senso, tipo quella che, a Putin, bastava chiudere un rubinetto. Non più tardi di tre giorni fa, il New York Times ha scritto: “La Russia ha silenziosamente preso provvedimenti per iniziare costose riparazioni sul gigantesco gasdotto, complicando le teorie su chi ci fosse dietro il sabotaggio di settembre [grassetto mio]“[i].
“Meglio tardi che mai”, verrebbe da dire, ma non c’è da farsi grandi illusioni: per ogni bugia le cui gambe risultano decisamente corte, l’apparato di ipnotizzazione di massa ne ha pronte altre decine. Senza mai rinunciare a rabberciare le bugie vecchie, tanto che, allo stato, sulla scomoda faccenda del gasdotto il mainstream ha registrato “qualche malumore di ambienti tedeschi”, e perfino francesi, ma “niente che possa intaccare la fedeltà alla NATO e l’impegno per la santa guerra contro il cattivone russo”.
Sarà. Noi non perdiamo tempo ad inseguire codesti professionisti dell’arrampicata sugli specchi, e guardiamo piuttosto alla reazione dei “mercati”.
Ebbene, i mercati, e in particolare quello delle valute, è stato tempestivo ed estremamente loquace, come dimostrano le figure qui sotto.
Il 24 Febbraio 2022, giorno di inizio dell’“Operazione Speciale in Ucraina”, l’euro ha incominciato a perdere nel cambio col dollaro USA, passando da 1,12 dollari per un euro (valore prossimo alla media degli ultimi 8 anni) a 0,96 dollari per un euro, cioè scendendo sotto la parità.

Cambio Euro/Dollaro al 24/2/2022
E qual è la data di questo minimo? E’ il 27 settembre 2022, giorno in cui il mondo ha appreso delle esplosioni ai danni dei gasdotti Nord Stream.
Da quel giorno il cambio si è immediatamente invertito, fino al tasso odierno di 1,07 dollari per un euro.

EUR0/Dollaro al 27/9/22
Questi sono fatti. Che a sabotare i gasdotti siano stati gli USA, o i nobili decaduti inglesi, loro compari, sono dettagli: il cancro del pianeta è sempre più la NATO.
Le spiegazioni dei lacchè di regime, a dir poco fantasiose per il solo fatto di rimuovere/censurare i fatti, non ci interessano. Però ci sia consentita una sola annotazione: Open di Mentana, nominato “principe dei lacché” da un suo pari[ii], dal 27/9 al 21/12 spende ben 25 uscite[iii] nel tentativo di “sbufalare” chi riporta i fatti, o comunque di intorbidire acque che già sono anche troppo torbide, e non solo nel mar Baltico.
Una cosa è pubblica (anche se solo in parte) a proposito di Open: che è strapagato per “sbufalare” chi non si adagia sul pensiero unico globale. A tal proposito si vedano le conclusioni di questo mio articolo, vecchio di quasi due anni ormai[iv].
Se i tedeschi si svegliano, e non ci stanno più a subire le prepotenze del dollaro sul marco (pardon: sull’euro, cioè sull’economia reale della UE), è una buona notizia per l’intera UE, nonostante il suo profondo masochismo.
[i] New York Times non è più tanto sicuro che “ha stato Putin”
[ii] Open principe globale dei lacché di regime
[iii] Open tenta di sbufalare l’ovvietà
[iv] Mentana: la volpe a guardia del pollaio
1 comment
La cosa davvero difficile è “farlo capire” alle menti perdute. Prima della “pandemia” a volte quando andavo a “sbattere contro un muro” di inconsapevolezza, incapacità di cogliere nessi causali, di fare semplici inferenze, mi concedevo quella che pensavo fosse un’iperbole : “il 99,99% dell’umanità è fatta di idioti”….