ovvero: la panico-demia da “tamponamento a catena” Premessa: convengo che la terra non è piatta e che: 1) da circa un anno è emerso un ceppo di coronavirus denominato SARS-CoV-2; 2) SARS-CoV-2 è l’agente causale di una malattia chiamata CoViD-19; 3) SARS-CoV-2 ha una diffusione planetaria ignota, e l’OMS non ha mai dichiarato la pandemia[1]; 4) la diagnosi clinica, nei casi gravi e ben documentati, è pacificamente condivisibile; 5) la contagiosità (numero medio di persone contagiate da una persona infetta) e la letalità (rapporto morti/infetti) di SARS-CoV-2 sono soggette a stime sempre più contrastanti a causa della crescente confusione…
tamponi positivi
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Siamo convinti che molti dei personaggi coinvolti nella “panicodemia” stiano agendo in buona fede. Tuttavia è scientificamente inoppugnabile che i numeri dei casi etichettati come “Covid-19” sono enormemente gonfiati. Non vi è alcun fondamento epidemiologico per terrorizzare l’intera umanità e imporre lockdown che fanno sprofondare miliardi di persone nella povertà e nella disperazione, fino al suicidio. Di Torsten Engelbrecht e Konstantin Demeter I test PCR (Polymerase Chain Reaction) non sono adatti a diagnosticare una malattia infettiva. La PCR può “captare” anche le più brevi sequenze di DNA o RNA, ma non permette di capire se quelle sequenze siano frammenti…
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Su una cosa paiono tutti d’accordo: che sul virus SARS-CoV-2 e sulla associata sindrome CoViD-19 si sa poco. Tutti d’accordo a parole, ma sempre pronti a smentirsi su alcuni corollari fondamentali: 1) Che i tamponi erano e restano inaffidabili[1],[2],[3]; 2) Che i test sierologici erano e restano inaffidabili[4],[5],[6]; 3) Che tamponi e test sierologici così inaffidabili non sarebbero mai stati accettati nella pratica clinica ed epidemiologica se non fosse stato per i diktat mediatico-politici. Perché sette miliardi di umani si sono sottomessi, come pecore condotte al macello, alla più feroce e ingiustificata tirannia mai vista a livello globale? La pandemia…