Sull’eliminazione dei contanti e sui problemi relativi alla proprietà della moneta che usiamo con i nostri conti correnti bancari, scrive l’Avv. Marco Mori segnalando un mio video :
“Un monumentale Fabio Conditi spiega magistralmente che i soldi sui nostri conti correnti sono in pericolo e come l’abolizione del contante serva solo a cedere la proprietà di tutta la moneta esistente alle banche commerciali“.
Questo il video estratto dalla trasmissione Notizie Oggi su Canale Italia 83:
https://www.facebook.com/conditi.fabio/videos/528363610853654/
Per gli altri temi che ho trattato, su sovranità monetaria, cancellazione del debito pubblico e come scegliere di dare il nostro voto alle prossime elezioni politiche, vi rimando al video completo su You Tube :
https://www.youtube.com/watch?v=bVHjiqr-Kcc
Ma torniamo al tema dell’eliminazione dei contanti e della proprietà dei soldi che abbiamo nei nostri conti correnti.
Sinceramente non pensavo di scatenare tutto quel “casino”, l’art.1834 del c.c. è molto chiaro in proposito, ma per maggiore chiarezza lo dividiamo in due parti :
1° parte – “Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà …”
Questa affermazione mi sembra poco “interpretabile”, fino a quando i nostri soldi rimangono all’interno di un conto corrente bancario, non sono di nostra proprietà, ma di proprietà della banca.
2° parte – “… ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria, alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi. Salvo patto contrario, i versamenti e i prelevamenti si eseguono alla sede della banca presso la quale si è costituito il rapporto“.
Nella sostanza, il nostro denaro è diventato di proprietà della banca, ma la banca è obbligata a restituirlo nella stessa specie monetaria, con tutta una serie di “condizioni” che sono secondarie.
Ma l’obbligo è legato alla solvibilità della banca ed alle tutele sui depositi.
Oggi sappiamo che con le norme del Bail-in i conti correnti superiori a 100.000 euro non sono più garantiti e possono essere chiamati a partecipare alle difficoltà delle banche.
Ma anche i conti correnti inferiori a 100.00 euro stanno cominciando ad essere sempre meno garantiti, “stanno arrivando le prime conferme sulle proposte di riforma della Brrd (Bank recovery and resolution directive, ovvero la procedura che disciplina le crisi bancarie in revisione) che attribuiscono alle autorità competenti e, in ultimo, alla Bce la facoltà, nei casi di istituti finanziari sull’orlo del baratro, di congelare i conti corrente, sospendendo i pagamenti per cinque giorni“.
Non entro nel merito della affermazione di un altro ospite della trasmissione, “amministratore di una piccola banca“, che ha dichiarato : “non è vero tutto quello che dice il signore, che i soldi che sono nei depositi delle banche sono di proprietà delle banche. Le banche devono garantire, con patrimonio proprio, se domani mattina tutti i correntisti ritirassero i loro soldi, di avere almeno l’80% dei soldi che vanno ai correntisti“.
Qui potremmo aprire un discorso interessante sulle Fake News, ma mi sembrerebbe come “sparare sulla Croce Rossa“.
Segnalo solo per amore di verità che ben altre sono le vere percentuali di patrimonializzazione delle banche, senza neanche la necessità di esaminare nel dettaglio come viene calcolato questo patrimonio e sulla sua reale “consistenza” : http://www.corriere.it/economia/16_gennaio_25/piu-solide-convenienti-classifica-istituti-italiani-040c424c-c348-11e5-b326-365a9a1e3b10.shtml
Ma in realtà la confusione regna sovrana, se solo riflettiamo che la riserva obbligatoria è oggi l’1% dei depositi, ed i contanti disponibili per i clienti all’interno delle banche, si stanno riducendo sempre di più .
Voglio invece farvi riflettere su una ipotesi molto reale e che ha una conseguenza per la nostra vita molto più importante.
Se eliminiamo del tutto i contanti, la seconda parte dell’art.1834 del c.c. non può più essere effettuata, quindi vale solo la 1° parte, cioè in definitiva il denaro rimane di proprietà della banca.
Solo questo giustificherebbe la necessità di una riforma del sistema monetario seria.
Anche di questo tema cercheremo di parlare nell’incontro “Sovranità monetaria e sviluppo economico” che abbiamo organizzato a Milano per il 14 dicembre 2017, dove oltre a me, Nino Galloni, Giovanni Zibordi e Marco Cattaneo, ci sarà anche l’Avv. Marco Mori con il quale stiamo cercando di “dipanare questa ingarbugliata matassa” che è l’attuale sistema monetario.
Segnalo anche tutti i sabati mattina dalle ore 9 alle ore 10,30, conduco una trasmissione su Radio 1909, una radio web di Bologna http://www.radio1909.it/
La trasmissione si intitola “Alla ricerca dei soldi”, abbiamo anche una pagina Facebook dove trovate i files audio scaricabili delle puntate e molto altro.
https://www.facebook.com/allaricercadeisoldi/
Sono stati ospiti delle prime trasmissioni i soliti amici, Marco Mori, Nino Galloni, Giovanni Lazzaretti, Stefano Di Francesco, e molti altri arriveranno nelle prossime puntate. Seguiteci.
Perché abbiamo bisogno di sentire che ci siete vicini e condividete la nostra azione, magari fateci anche le vostre critiche costruttive che sono sempre ben accette, ma la realtà è che da soli non ce la possiamo fare.
El 99% del pueblo unido, jamás será vencido.
Attualmente il 99,7% di tutta la moneta che usiamo proviene dal sistema bancario privato, quindi è di proprietà delle banche e genera continuamente debito pubblico e privato, oltre che il pagamento di interessi.
Noi vogliamo che invece la moneta sia di proprietà dei cittadini e libera dal debito.
Chi è d’accordo deve attivarsi, altrimenti è complice del sistema.
Fabio Conditi
Presidente dell’Associazione Moneta Positiva