C’è un sentimento che mi pervade da quando ho capito come funziona il sistema monetario e questo sentimento è di incredulità. Da quando ho acceso la luce su questo assurdo sistema, continuo a chiedermi come la gente non veda chiaramente che il suo funzionamento ci rende schiavi nella nostra vita di tutti i giorni.
La Crisi economica viene attribuita ai motivi più svariati e la popolazione non si rende conto che la realtà è ben diversa. Una realtà che ci viene descritta come l’unica possibile, ma che invece è solamente quella che ci fanno vivere. Un vivere virtuale, tipo quello di The Truman Show o di Matrix.
Pensare che quasi un secolo fa Henry Ford disse apertamente come ci stavano ingannando e che bastava poi poco perché il popolo si svegliasse. Ma invece di svegliarci siamo caduti in un sonno profondissimo, che ha peggiorato addirittura le cose.
Siamo sempre stati e lo siamo tutt’ora Sovrani della nostra moneta. Ma essendo stata legata all’oro, è stata sempre scarsa quindi, ha avuto bisogno di essere affiancata da altri strumenti “a debito”, come le banconote e la moneta bancaria, che permettessero di ampliare la base monetaria per soddisfare le esigenze di scambi elevati della nostra economia.
Fortunatamente la moneta non è più legata all’oro dal 1971, e quindi può essere creata dallo Stato senza necessità di alcun valore intrinseco, ma purtroppo gli Stati hanno rinunciato ad emettere moneta “fiat” senza debito, costringendoci ad usare la moneta elettronica creata a debito dal sistema bancario, sostenuto dal più generale sistema delle Banche Centrali.
Questa evoluzione è stata accompagnata dalla volontà dei nostri Governanti, di rendere il sistema bancario completamente indipendente dagli Stati, senza che nessuno si ponesse il problema di verificare chi controlla la creazione e gestione del denaro, ma soprattutto nell’interesse di chi.
Falcone diceva : “Segui il denaro e troverai la mafia”. Proviamo a seguire il suo consiglio e cerchiamo di capire dove finiscono i soldi e perché.
Abbiamo immaginato il sistema economico come una grande piramide, dove gli strati inferiori sostengono quelli superiori con continui flussi di denaro dovuti alla particolare situazione monetaria che è stata realizzata, mentre il vertice della piramide controlla e gestisce tutta la moneta che usiamo negli scambi economici.
Alla base di questa piramide ci siamo noi, come cittadini e come aziende. Noi cittadini ed aziende che lavoriamo e viviamo nell’economia reale, siamo più del 99% di tutta la popolazione mondiale e siamo la mandria di pecorelle inconsapevoli da tosare, grazie al nostro bisogno di moneta per scambiarci beni e servizi e alla necessità di pagare le tasse.
Sopra di noi lo Stato, che avendo rinunciato ad utilizzare la propria e quindi la nostra sovranità monetaria, non fornisce più moneta a cittadini ed aziende, ma anzi ne toglie, inventandosi tasse, alzando aliquote, chiedendo nuovi oneri, non rigirando poi questi balzelli nella spesa pubblica. Avendo anche un debito pubblico elevato e dovendo pagare interessi, si finanzia con l’emissione di titoli di Stato per ricevere in definitiva moneta creata dal nulla dal sistema bancario privato, che in realtà avrebbe potuto creare direttamente.
Ma il denaro creato dal sistema bancario privato viene solamente prestato, per cui le banche private percepiscono sia gli interessi sulla moneta creata per comprare i Titoli di Stato, cioè sul debito pubblico, che sulla moneta presa in prestito da cittadini ed aziende, cioè sul debito privato, sottraendo risorse all’economia reale.
Solo il costo degli interessi sul debito pubblico e privato, in Italia raggiunge un valore orientativo di circa 200 mld di euro all’anno, pari a più del 12% del nostro PIL, ma c’è ben altro.
Le banche a loro volta sono inserite nel sistema delle Banche Centrali, alle quali pagano interessi sul denaro che ricevono prima di moltiplicarlo a dismisura attraverso la creazione dal nulla della moneta elettronica bancaria.
Le Banche Centrali, compresa la BCE, che dovrebbero essere indipendenti, sono in realtà controllate dal sistema bancario stesso, nominando uomini a loro “fedeli”, che fanno apertamente gli interessi del settore bancario e finanziario, come ho già spiegato nei miei articoli precedenti su Mario Draghi della BCE ed Ignazio Visco della Banca d’Italia.
Arrivando con non poca fatica fino in cima alla piramide troviamo il settore finanziario, che oltre a controllare buona parte del sistema bancario, quindi anche le Banche Centrali, viene continuamente alimentato di liquidità da parte di queste ultime, come la BCE, attraverso operazioni di Quantitative Easing, con giustificazioni ridicole come quella che in questo modo tutti saranno incentivati ad investire nell’economia reale.
Ma questo non avviene quasi mai!
Infatti l’economia reale continua ad essere depredata, attraverso la vendita alla popolazione, di prodotti finanziari sempre più complessi e di beni e servizi reali prodotti da multinazionali sempre più grandi e globali, che avendo accesso illimitato al credito, sono in grado di eliminare qualsiasi concorrenza da parte delle aziende locali.
Il risultato è una piramide finanziaria che permette a meno dell’1% della popolazione di arricchirsi, attraverso l’emissione e la gestione della moneta a debito, tutto ciò senza che il 99% se ne renda minimamente conto.
In questo modo una cerchia di persone sempre più ristretta, ha le risorse per aumentare la propria influenza nella società, annullando il potere degli Stati e colonizzando di fatto l’economia reale, cioè in definitiva la nostra vita.
Un sistema così congegnato sembrerebbe inattaccabile, ma la Crisi Finanziaria Globale del 2007 ha invece dimostrato che è fragilissimo, in grado di innescare grandi perdite non solo nell’economia finanziaria che l’ha generata, ma anche in tutti gli altri settori dell’economia in tutto il mondo.
Questo è accaduto perché tutti gli strumenti monetari che usiamo sono basati sulla fiducia perchè sono un debito, cioè un “pagherò”. Se dall’interno del sistema bancario e monetario qualcuno non è in grado di mantenere la propria promessa, a catena tutti si sentono a rischio e il sistema crolla perché basato solo sulla fiducia, soprattutto degli utilizzatori maggiori che siamo noi componenti di quel 99% della popolazione che sta alla base della piramide.
In realtà più che di piramide potremmo parlare di castello di carte, dove gli strati inferiori, noi, sostengono tutta la struttura, senza rendersi conto, ignoranti o inconsapevoli, che intanto ai piani alti continuano ad arricchirsi grazie al nostro lavoro.
Come Nio all’inizio del film Matrix, o Jim Carrey in The Truman Show, sentiamo che c’è qualcosa che non va, cominciamo a capirlo pian piano vedendo che la fatica quotidiana che ci sobbarchiamo, dopo tanto lavorare, ci lascia fermi allo stesso livello di quando abbiamo cominciato.
In realtà lo sappiamo che così non va, ma le distrazioni a cui ci sottopongono, dal lavoro sempre più stressante, agli svaghi di massa, alla televisione o ai social sempre più strumenti di controllo assoluto, ci oscurano la vista non facendoci vedere la semplice realtà. Perché la realtà è semplice siamo noi che dobbiamo renderci conto che queste distrazioni sono fette di prosciutto sui nostri occhi. Abbiamo gli occhi foderati di prosciutto e non ce ne rendiamo conto.
La percezione che abbiamo nei riguardi della moneta, è che venga generata dal nostro lavoro o dalla produttività delle nostre aziende.
Niente di più falso, il lavoro è solo uno dei mezzi con cui viene fatta girare. Più lavoro c’è, più veloci sono gli scambi di beni, più moneta riesce a girare. Più beni si scambiano, meno lavoranti li producono, più moneta arriva ai piani alti. È un problema o un vantaggio, per la punta della Piramide, la dissocupazione?
Ma prima ancora di essere scambiata, la moneta deve essere creata da qualcuno, altrimenti non si genera da sé. Non è il lavoro a generarla, il lavoro produce solo beni e servizi, non moneta. E se manca la moneta tutto si ferma, anche se abbiamo abbondanza di risorse ambientali ed umane.
La Moneta si crea, tutto il denaro che maneggiamo viene creato dal nulla, non nasce grazie alla nostra attività, ma questo fatto entra in totale contraddizione con la continua mancanza di denaro in ogni settore della nostra vita pubblica e privata.
Non ci sono soldi per manutenzioni ordinarie nei nostri Comuni, per nuove infrastrutture, per case e scuole sicure, per ampliare l’offerta dell’insegnamento ai nostri figli. Non ci sono soldi per aumentare le pensioni minime, anzi li vanno a prendere dalle pensioni, perché dicono che non ne hanno. Non ci sono soldi per nuovi ospedali, per assumere nuovi dottori e infermieri, non ci sono soldi per curare malati terminali, non ci sono soldi per nuove macchinari. Non ci sono soldi per raccogliere le macerie post terremoto, figuriamoci per ricostruire. E quando all’improvviso questi soldi appaiono, i politici si ergono fenomeni, salvatori della Patria, miracolanti 2.0.
Siamo arrivati all’assurdità, notizia di questi giorni è che il nostro sistema idrico perde letteralmente acqua lungo tutte le sue condutture, ma non abbiamo i soldi per ripararle. Nonostante l’emergenza siccità ci obblighi a risparmiare questo bene e nonostante sia evidente che il rifacimento della rete idrica potrebbe farci risparmiare acqua per gli anni a venire, continuano a dirci che non ci sono i soldi per farlo.
Questi sono tutti esempi nei quali un eventuale investimento da parte dello Stato, oltre a produrre un vantaggio immediato in termini di occupazione e di aumento del PIL, produrrebbe nel medio periodo un risparmio che permetterebbe di rientrare in pochi anni dell’investimento e nei successivi addirittura di guadagnarci.
Ma continuano a dirci che non ci sono soldi.
In realtà non è così perché sappiamo che il denaro viene creato in grandi quantità da parte della BCE, solo che viene utilizzato unicamente per fornire liquidità ai mercati finanziari, tramite il Quantitative Easing, ed al sistema bancario, tramite gli LTRO, cioè prestiti a tasso negativo.
Ma la quantità creata dalla BCE è volutamente scarsa, costringendoci ad richiedere prestiti al sistema bancario, che crea dal nulla moneta elettronica e genera la maggior parte dei flussi della piramide. Perché tutti hanno bisogno di moneta, che viene prestata a Stati, aziende e cittadini, alimentando il debito pubblico e privato e sottraendo con gli interessi, enormi risorse dall’economia. Interessi sempre maggiori che portano continui guadagni alle banche e scoraggiano la richiesta di ulteriori Prestiti.
La gestione da parte di soggetti privati quali banche e mercati finanziari della moneta evidenzia quanto assurdo sia questo sistema. Perché alla fine siamo noi cittadini, con le nostre spese quotidiane e con il pagamento delle tasse che lo Stato ci impone, a darle valore e a renderla legale.
E’ come se noi fossimo proprietari di un terreno dove crescono spontaneamente alberi da frutto, che diamo in gestione ad un privato, al quale oltre a pagare la frutta che ci fornisce con gli interessi, paghiamo anche i mezzi per coltivarla senza chiedergli costi di gestione o l’affitto del terreno.
Tra l’altro la maggior parte della frutta che cresce sul nostro terreno, viene fornita solo a pochi privilegiati che se ne approfittano per arricchirsi sempre di più a scapito di tutti gli altri. A noi ed allo Stato, che siamo i proprietari del terreno, non rimangono che le bucce !
Siamo immersi in una truffa colossale, una enorme piramide che come un aspirapolvere, risucchia continuamente risorse dall’economia reale, costituita dal 99% della popolazione, a favore di un 1% di privilegiati.
Un castello di carte che deve la sua stabilità alla fiducia tra i singoli componenti, soprattutto degli strati inferiori. ma soprattutto alla loro inconsapevolezza di come funziona il sistema del debito.
Ma cosa succede se alcuni di noi tolgono la propria fiducia, cioè anche solo una carta del primo strato?
Il sistema crolla …
Ricordiamoci sempre che siamo noi e lo Stato che ci rappresenta a dare valore alla moneta che usiamo, dobbiamo solo diventare consapevoli e smetterla di credere che il sistema attuale sia l’unico possibile.
La moneta deve e può essere di proprietà dei cittadini, libera dal debito ed utilizzata per il benessere di tutti.
Fabio Conditi con la collaborazione di Enrico Pasini
Presidente e socio dell’Associazione Moneta Positiva