Ci sono persone che, pur potendo partecipare o assistere ad eventi che cambiano il corso della storia, neppure se ne accorgono. Il 23 novembre 2018 abbiamo organizzato un convegno dal titolo “Società, economia e moneta positiva” alla Camera dei Deputati, dove è stata illustrata una proposta di uso dei crediti fiscali da cui è derivato il Superbonus 110%, grazie al quale i cittadini hanno migliorato la loro casa gratis, lo stato non ha speso nulla e si sono creati 400.000 posti di lavoro. E tu, dov’eri quel giorno? Nella stessa sala, il 24 marzo 2014 organizzeremo una altro convegno dal…
Moneta
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Un antico proverbio orientale dice che quando il saggio indica la luna, lo sciocco guarda il dito. Nel caso del Superbonus tutti si concentrano sull’agevolazione fiscale, che esiste dal 1997 e che è andata progressivamente aumentando dal 36% fino al 110%, ma nessuno vede la vera rivoluzione che è quella di aver introdotto per la prima volta, la cedibilità a tutti del credito d’imposta. La questione non è più tecnica, ma ideologica. Per questo la maggior parte dei politici e dei commentatori parlano dei costi ma mai delle entrate che ha generato, attribuendo al Superbonus ogni cosa: dalle grandi truffe…
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Il Governo Meloni non deve sottovalutare tutti i nodi che stanno arrivando al pettine dell’economia, perché ambiti apparentemente diversi stanno producendo effetti a catena molto simili che si alimentano a vicenda in modo esponenziale. Scrutando l’orizzonte, si preannuncia una tempesta perfetta: 1) la BCE seguita ad alzare i tassi d’interesse e ha già cominciato a ridurre il QE, per questo i rendimenti sui Btp italiani si stanno avvicinando pericolosamente al 5% (non guardate solo allo spread che è basso perché anche i rendimenti sui Bund tedeschi si stanno alzando); 2) le bollette energetiche in continua crescita più di altri paesi…
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di Paolo Becchi e Fabio Conditi Prima il ministro Giorgetti e ora il presidente del consiglio Meloni insistono sulla necessità del decreto-legge approvato dal governo che impedisce la cedibilità dei crediti fiscali. La misura sarebbe sinora costata 2000 euro a ogni italiano. Nel nostro articolo precedente ci siamo chiesti se siamo di fronte a quella che John Maynard Keynes chiamava la “parodia dell’incubo di un contabile”. Cerchiamo con due semplici esempi di spiegare il nostro punto di vista. I bonus hanno generato un deficit per lo Stato di 110 miliardi di euro, che divisi per 59 milioni di abitanti in…
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di Carlo Freccero e Fabio Conditi Abbiamo molto apprezzato l’articolo pubblicato su La Verità del 18 febbraio 2023 e firmato da Fabio Dragoni, perché ha centrato perfettamente il problema che ha costretto il Ministro dell’Economia Giorgetti alla “scelta dolorosa” di decretare il blocco della circolazione dei crediti fiscali nel futuro, in questo riuscendo a fare meglio del Governo Draghi, che aveva cercato di limitare la circolazione senza peraltro riuscirci. Il problema non è l’efficacia della misura, che “ha infatti contribuito alla vigorosa crescita nel biennio 2021-2022”. Non è neanche “volontà di mostrarsi ligi agli occhi dell’Unione Europea sulla tenuta dei…
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Il 1° febbraio 2023 Eurostat ha approvato la moneta fiscale, perché nel tentativo di boicottare il credito d’imposta cedibile del Superbonus 110%, in realtà ne autorizza l’utilizzo, ma con un trattamento contabile diverso da quello previsto dal Regolamento (UE) n.549/2013, che istituisce il Sistema Europeo dei Conti SEC 2010. Infatti nell’aggiornamento 2022 del Manuale del Deficit e del Debito Pubblico, sezione 2.2.2 punto 30, Eurostat ritiene che il “SEC non copre i nuovi modelli di crediti d’imposta che consentono il trasferimento a terzi o il differimento, in particolare a tempo indeterminato, dell’utilizzo dei crediti d’imposta, o quei crediti d’imposta che…
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Dopo un periodo di relativa tranquillità sui mercati finanziari, per l’Italia si intravedono nubi scure all’orizzonte, che potrebbero mettere in difficoltà il Governo Meloni. Da una parte l’incubo dei ricatti dei mercati finanziari con lo spread e l’aumento dei rendimenti sui titoli di stato di nuova emissione, che saranno alimentati anche dalle recenti decisioni della Bce di innalzare il costo del denaro e rallentare il Qe, criticate dal ministro della Difesa Guido Crosetto. Dall’altra, la difficoltà di reperire nuove risorse per ridurre l’impatto dell’aumento dei costi dell’energia per famiglie ed imprese, che hanno costretto il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ad…
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Tutti siamo d’accordo che il mondo così com’è non funziona, che i problemi che abbiamo peggiorano sempre di più e tutto sembra ineluttabile. All’inizio di ogni nuovo anno speriamo in un cambiamento, ma sistematicamente si presentano nuove emergenze che si sommano a quelle precedenti, spesso amplificandole, in un vortice senza fine che non ci permette mai di affrontare e risolvere i problemi che abbiamo. Pensiamo solo alle emergenze principali che abbiamo avuto negli ultimi anni: – emergenza economica legata al debito degli Stati, che ha richiesto politiche di austerity e ridotto gli investimenti dello Stato, tagliando soprattutto la spesa sanitaria;…
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Il Governo, difendendo i contanti come unica moneta a corso legale, non solo ha preso una posizione in netto contrasto con Bankitalia, che è più favorevole all’uso della moneta elettronica privata del circuito bancario, ma ha anche acceso un faro sulla questione monetaria, argomento tabù per grossa parte della politica e della comunicazione. Nello scontro si è poi inserito anche Bruxelles, ricordando a Giorgia Meloni che i pagamenti elettronici sono tra gli obiettivi del PNRR per costringerla a mantenere le multe sui rifiuti del POS senza soglie, ma anche la BCE, che alzando il costo del denaro e riducendo il…
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Le recenti decisioni di Christine Lagarde, presidente della Bce, metteranno fortemente a rischio i risparmi degli italiani, ma rischiano altresì di generare un rischio default per lo Stato italiano come nel 2011. Vediamo quali sono le misure principali adottate dalla Banca centrale europea, in linea con analoghe decisioni di altre banche centrali come la Fed: 1. alza il costo del denaro di mezzo punto percentuale, portandolo al 2%, ma promette di fatto ulteriori aumenti anche nel prossimo anno; 2. ridurrà il Quantitative Easing di 15 miliardi al mese da marzo, attraverso il mancato reinvestimento dei titoli di stato in scadenza. Questo significa generare un crollo dei valori dei…