Steve Keen, Professor at Kingston University in London, parla dell’attuale sistema monetario, azzardando un legame tra l’attuale situazione di crisi globale e l’Isola di Pasqua.
Silvana Musti : Questo sito ha già dato spazio alla recensione di Michael Hudson dell’ultima pubblicazione dell’economista Steve Keen, ‘Can We Avoid Another Financial Crisis?‘, definita una “bomba atomica ben assemblata, studiata appositamente per la massima risonanza una volta colpito il suo bersaglio“. Siamo certi che la prossima uscita della traduzione italiana di questo pamphlet non passerà inosservata: nella sua attesa, abbiamo incontrato Steve Keen in occasione di una sua presentazione a Bologna, nel maggio di quest’anno, e, tra le altre, gli abbiamo posto qualche domanda sulla sua visione dell’Unione Europea e, ovviamente, sull’evitabilità di un collasso economico globale. Un’idea sul suo pensiero già l’avevamo, ma quello che non ci saremmo aspettati è scoprire quanto abbiamo in comune con gli abitanti dell’Isola di Pasqua, che si sono ostinati fino alla fine ad erigere i monolitici Moai che guardano verso il mare.
Fabio Conditi : Per costruire i quali hanno finito per distruggere la foresta dell’isola e la loro stessa società ! Grazie Silvana per le domande che hai formulato ed il prezioso lavoro di traduzione che hai fatto, permettendo a tutti gli italiani di conoscere il pensiero di Steve Keen.
Questa l’intervista del 7 maggio 2017 a Bologna, con le domande di Silvana Musti, Professore Associato in “Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie”, Dipartimento di Economia, Università degli Studi di Foggia.
Voglio solo evidenziare un concetto importante che ha espresso chiaramente Steve.
In particolare sostiene che la maggior parte degli economisti compie l’errore di estrapolare i concetti di macroeconomia dalla microeconomia.
“Lo Stato non è un magazzino di soldi, ma un creatore di moneta. Questo è l’errore del pensare microeconomico. Lo stesso problema si ottiene estrapolando dalla famiglia una intera nazione, cosa che non ha senso perché una famiglia non può creare i propri soldi. Se vuoi dare un senso all’estrapolare la macroeconomia dalla microeconomia, allora devi dare a ogni famiglia una stampante (ndr per i soldi) e ovviamente lei si rende conto che qualcosa non andrebbe ! E’ lo Stato che crea i soldi e noi siamo parte dello Stato …“.
Silvana Musti
Professore associato in “Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie”, Dipartimento di Economia, Università degli Studi di Foggia.
Fabio Conditi, Presidente dell’Associazione Moneta Positiva