Sucharit Bhakdi: no-corona-vax per passione e compassione!

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Rigore scientifico, passione didattica, com-passione con i malati: queste le indiscutibili qualità del professor Sucharit Bhakdi che spiega come i vaccini CoVid rischiano di decimare l’umanità.

RIGORE SCIENTIFICO
Professore di Microbiologia e Igiene per 30 anni, di cui 22 presso l’università di Mainz: dal 1990 fino al pensionamento nel 2012. Nello stesso periodo Bhakdi fu redattore capo della prestigiosa rivista Medical Microbiology and Immunology, fondata nel 1886 da Robert Koch. La sua carriera è stata incoronata con l’Ordine di Merito della Renania-Palatinato.

PASSIONE DIDATTICA
Il video qui presentato, con traduzione e doppiaggio da parte della dottoressa Irene Berti, neuropsichiatra infantile, mostra chiaramente la passione didattica, l’entusiasmo, il coinvolgimento degli studenti, la capacità di descrivere il sistema immunitario con concetti scientificamente rigorosi e al tempo stesso con un linguaggio semplice, analogico (il gatto col topo, la carta da parati, le forze aeree e sottomarine…).

COM-PASSIONE
Bhakdi esprime sincera preoccupazione per la sorte delle persone, soprattutto se riceveranno dosi successive dei cosiddetti vaccini anti Covid-19. Riconoscendo che il sistema immunitario naturale possiede un’architettura meravigliosa e dispiega un funzionamento estremamente saggio per efficacia ed economia, Bhakdi esprime un istintivo sdegno per l’opera di “apprendisti stregoni” e, ancor più, per i politicanti e i manovratori del “Falso Allarme Pandemico”.

NO-CORONA-VAX
Dalle doti sopra esposte sprigiona lo zelo professionale di Bhakdi nel contrastare la narrazione dominante sulla “pandemia” Covid-19. Zelo che, verosimilmente, induce Bhakdi a sovrastimare le conseguenze nefaste degli esperimenti di massa condotti dai moderni “apprendisti stregoni”, tanto da fargli presagire una catastrofe umanitaria di proporzioni bibliche. Questa, e solo questa, è la misura in cui il rigore scientifico vacilla, sopraffatto da sincera preoccupazione per le sorti di milioni di persone ingannate, ricattate, torturate fisicamente e ancor più psicologicamente.
L’esagerazione di Bhakdi è di segno opposto a quella del Potere. Egli, infatti, era partito dalla constatazione lapalissiana dell’’enorme sproporzione fra le mostruose coercizioni sociali ed economiche dispiegate con la pretesa di controllare una minaccia sanitaria che era e rimane modesta, nonostante tutte le menzogne e il terrorismo mediatico dispiegati. Denunciando tale sproporzione egli si è attirato gli attacchi della parte avversa, attacchi tanto più duri quanto maggiore è il divario culturale (e di interessi inconfessabili) fra lui e i suoi detrattori.

Ecco che scendono in campo i sedicenti sbufalatori, un esercito di “pompieri piromani” lautamente finanziato dai soliti noti. Digitando “Bhakdi” su Google la seconda voce è quella di Facta, “compagni di merende” di Open, sicari al soldo di Facebook, IFCN,  CVF (cioè George Soros,  Bill Gates, la cricca di Davos, e altri autoeletti decisori dei destini umani).

Come fanno questi sicari ignoranti a “sbufalare” un microbiologo di levatura mondiale? Col solito sistema: enucleare alcune imprecisioni, amplificarle con la potenza di fuoco mediatico, e condannarle senza processo scientifico ma in nome di una Scienzah autoreferenziale e dogmatica.

Ma, come disse Abraham Lincoln: “Potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre”.