Il 12 settembre del 2019 Mario Draghi, che era ancora Presidente della BCE ma si avvicinava alla fine del suo mandato, ha fatto una conferenza stampa nella quale ha rilasciato alcune dichiarazioni molto interessanti:
“La politica monetaria da sola è insufficiente per far ripartire l’inflazione e la crescita dell’Eurozona”.
“Noi abbiamo fatto il nostro, ora tocca ai governi. All’interno del Board c’è stata unanimità sul fatto che la politica fiscale debba diventare lo strumento principale per aumentare la domanda interna”.
“Tutti i paesi dovrebbero intensificare gli sforzi per conseguire una composizione delle finanze pubbliche più favorevole alla crescita”.
Inoltre, rispondendo ad una domanda del membro del partito ecologista belga P. Lamberts, Mario Draghi si è chiesto, in merito al QE che immette liquidità nel sistema finanziario:
“È questo il modo migliore per allocare liquidità, se hai in mente obiettivi come i cambiamenti climatici e la riduzione delle disuguaglianze ? Beh, probabilmente no. Probabilmente ci sono diversi modi per farlo. E in effetti alcune delle nuove idee sulla politica monetaria come la MMT, mi piace un recente articolo presentato da vari autori, tra cui il prof. Fischer e altri, suggerirebbero diversi modi di incanalare il denaro verso l’economia. Ora queste sono idee oggettivamente piuttosto nuove. Non sono state discusse dal Consiglio Direttivo e quindi dovremmo esaminarle. Ma non sono state testate ”.
In pratica Mario Draghi ha chiesto un maggior intervento dello Stato con le proprie politiche economiche e fiscali, perché le sue politiche monetarie da sole non sono state sufficienti a raggiungere l’obiettivo dell’inflazione al 2% e della crescita economica.
Molto interessante l’opinione che Mario Draghi ha espresso su possibili misure di “helicopter money”, dichiarando che la BCE non ha affrontato il discorso perché “Consegnare soldi alle persone rappresenta un politica fiscale, non monetaria”.
Questo affermazione conferma che la sovranità monetaria, cioè la creazione di denaro, rientra nell’ambito delle politiche fiscale e non di quelle monetarie, come sosteniamo anche noi da tempo.
La lettera di Moneta Positiva
In qualità di Presidente dell’associazione Moneta Positiva ho allora deciso subito di scrivere una lettera a Mario Draghi, nella quale gli ho comunicato di apprezzare le sue parole e soprattutto di averci colto una vicinanza con le nostre proposte per uscire dalla crisi economica.
Per questo motivo, visto che il suo mandato alla BCE era in scadenza il 31 ottobre 2019, gli chiedevo la sua eventuale disponibilità ad un confronto pubblico o privato su questi temi, per confrontare le nostre idee per migliorare il mondo e renderlo più vicino alle necessità degli esseri umani e dell’ambiente.
Questa è la lettera che ho inviato a Mario Draghi il 22 ottobre 2019, con un messaggio mail pec certificato indirizzato alla mail ufficiale presso la Banca Centrale Europea.
La lettera di risposta di Mario Draghi
Con mia somma incredulità e meraviglia, l’allora Presidente della BCE Mario Draghi, mi ha risposto il giorno dopo con una sua lettera autografa, anticipata via mail, nella quale mi ringraziava per “la gentile lettera del 22 ottobre con la quale ripercorre i passi principali della conferenza stampa BCE tenuta il 12 settembre e mi invita a discuterne in occasione di un evento da organizzare nei prossimi mesi“.
“Sono onorato dell’invito che con rammarico non mi è possibile accettare” prosegue nella lettera e conclude spiegando che “Il mandato come Presidente della BCE termina il 31 ottobre e al momento preferisco non prendere impegni per il periodo successivo“.
Lettera di Moneta Positiva al Presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi
Il 3 febbraio 2021 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito l’incarico a Mario Draghi, accettato con riserva, di formare un governo tecnico-istituzionale in seguito alle dimissioni del Governo Conte II.
Vista la situazione delicata in cui versa il paese e la sensibilità dimostrata dal Prof. Mario Draghi in occasione del nostro scambio epistolare precedente, abbiamo deciso di inviargli una nuova lettera per manifestargli la nostra disponibilità a collaborare in questa impresa, fornendogli tutte le documentazioni sul nostro Piano di Rinascimento Economico da 1000 mld di euro in due anni, che è diventato Disegno di Legge n.1945 al Senato.
Vedremo se e cosa risponderà, ed avremo qualche elemento in più per capire da che parte sta il Prof. Mario Draghi in questo momento, se dalla parte del nostro paese o dalla parte del potere bancario e finanziario.
Perché LORO non molleranno facilmente, ma NOI NON MOLLEREMO MAI.
La moneta sarà di proprietà dei cittadini e libera dal debito.
© Fabio Conditi
Lettera di Moneta Positiva al Presidente BCE Mario Draghi
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